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mentre
Mario ride sdraiato ora
che il giorno č andato ricontando
le ocarine mentre
Mario se ne fotte di
quello che verrā e
dei permessi mai arrivati della
sua casa a Olbia o
delle borse in pelle nera che
rimangono per terra. La
scendo quella scala a sera quando
il cielo č ancora rosso e
Mario chiude la sua tela in
mezzo alle azalee tiro
fuori i miei bonghetti ed
inizio lentamente batto
tempi sincopati a
percussione sciolta senza
pause ingombranti ora
che i turisti sono andati sembra
proprio tutta sua questa
scala in pietra vera dalle
mani ormai partite scorro
ritmi infernali e
tutto attorno ascolta una
musica non scritta come
forse il suo destino, nel
sorriso aperto dietro i baffi. Ora
in piazza Mario danza, come
fosse per magia, come
č magica la vita. A Mario e a tutti gli amici sardi, alla piazza Francesco Privitera Aprile 2001 |