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Dati
in pasto forse
per errore alle
tribú di umani
Cento
, mille penso
innumerevoli sparsi
sulle vie Li
seguo con lo sguardo tra
i baracconi gitani e
le colpe che trascino Il
mio ceto medio mi
ha insegnato a giudicare il
superfluo e la ragione E
li vorrei imitare nelle
immense chiome nere di
un popolo lontano Nel
chiasso delle donne mi
sforzo di pensare a
quello che eravamo Mi
porgo verso l’alto e
non trovo religioni, non
vedo differenze sposto
il peso generazionale cerco
nuovi limiti poi
provo a camminare. alla
bambina gitana , al padre che la piange |